31 March 2010
Rest..
30 March 2010
Prima poi arriverà il sole!
28 March 2010
Piccoli grandi amori
Sul camino anni Venti, il gatto di famiglia.
La casa che vi presento oggi si trova a Cape Cod nel Massachussetts. Era un piccolo cottage dai muri rosa pallido costruito nel lontano 1840, del quale oggi ne è rimasto solo lo spirito. Negli anni infatti, alla costruzione originaria, è stato aggiunto un altro corpo dove ora trova spazio un vero soggiorno, una cucina decisamente spaziosa, che si apre sul portico e, in una piccola torretta, la camera da letto dei padroni di casa.
Con il preciso intento di lasciare quasi inalterato il sapore elegantemente vissuto del vecchio cottage, la proprietaria ha cercato per quanto possibile di usare materiali e mobili di recupero, spesso e volentieri anche di poco valore, trovati alle svendite o addirittura dai rigattieri. Esemplare in questo senso la cucina. Mesi di ricerche sono stati spesi per recuperare le vecchie piastrelle in ceramica bianca e nera, che ora formano una grafica scacchiera che si sposa perfettamente con quella dipinta anni prima sul pavimento a listoni di legno della stanza da pranzo.
L'effetto quasi optical è accresciuto grazie al tocco eccentrico dato dal grande tappeto in cavallino a stampa zebrata. Le monumentali credenze in quercia, invece erano in origine gli armadi per i medicinali di un vecchio ospedale e adesso, completamente sbiancate, incorniciano perfettamente il tavolo e le sedie anni quaranta comprati a un'asta benefica a Long Island.
Per rendere ancora più luminose queste stanze sono poi stati aperti dei lucernari nel soffitto spiovente. il bianco domina soprattutto in cucina e nella stanza da pranzo perchè per gli altri spazi, la proprietaria ha voluto espressamente il colore della carta dei pacchi e non riuscendo a trovare la giusta tonalità, ha dovuto portare come campione un sacchetto da supermarket e grazie al computer far produrre appositamente la vernice.
Per il soggiorno, è invece stato scelto il tipico blu delle ceramiche di Wedgwood. Un blu che rende ancora più imponente il camino, dall'austera e bianca cornice, e fa risaltare la collezione di immacolati vasi vittoriani in porcellana, mescolati a una curiosa serie di ritratti a olio ottocenteschi di neonati di origine italiana, Sul camino anche uno specchio svedese.
Nel soggiorno un vecchio carrello da ristorante trasformato in tavolino
Per la camera da letto, che occupa l'ultimo piano della torretta aggiunta recentemente, la proprietaria ha invece scelto un caldo color champagne che da ancora più risalto alle pareti e al soffitto a spicchi triangolari, tutti a listoni di legno di pino, e alle tende a grandi, decise righe bianche e nere, ricavate da un tessuto trovato in un vecchio magazzino di Parigi.
Un luminoso azzurro per una delle camere degli ospiti.
Nello studio della padrona di casa una poltroncina zebrata anni settanta; lo scrittoio è stato ricavato da un vecchio mobile da toeletta.
Un angolo del bagno.
Il capanno degli attrezzi e il cane dei padroni di casa.
Chloé - Spring - Summer runway
27 March 2010
Fate che non sia solo "Per una notte"..
Eravamo tantissimi in Piazza Azzarita proprio davanti il Paladozza dove si è tenuto Raiperunanotte! E' stato commevente, tutti composti e seduti e attenti e legati dallo stesso pensiero che crea una forza dirompente.
Uno "spettacolo" durato oltre 3 ore durante il quale mi sono sentita per un pò liberata da una rabbia incredibile.. ci si guardava, ci si sorrideva, si applaudiva.. eravamo tutti complici..!
A testimoniare quello che è stato vi riporto la mail che una mia cara amica mi ha scritto la mattina dopo.
Oggetto : Fate che non sia solo "Per una notte"..
"E così, dopo anni di “magoni”, come si dice a Bologna.. ieri sera finalmente ho avuto modo di essere fiera della mia città..
Mentre tornavo a casa, stanotte, in autobus, l’ultimo autobus, il 27 delle 00,54 era STRAPIENO di gente di tutte le età, tutti con un sorriso stanco ma soddifatto.
Erano anni che non mi sentivo così fiera di Bologna.
L’evento Raiperunanotte (www.raiperunanotte.it/) ha avuto una risposta di pubblico e partecipazione che nessuno si aspettava, almeno non in quei termini di numerosità .. e non è solo stato liberatorio, ma necessario.
Era necessario guardarci in faccia, scoprire che esiste ancora gente che, come te, non ci sta….
Era necessario essere lì per condividire un sentimento ed un desiderio comune: la riappropriazione della dignità negata.
Dignità che passa anche dal diritto alla cultura e ad un lavoro.
Perché in realtà, non si trattava di condividere Santoro, piuttosto che Floris, o Gad Lerner, ma di condividere una richiesta sacrosanta, urgente ed essenziale: non negateci la libertà e la dignità.
La serata è partita con un confronto fra due video, il primo riguardava un discorso di Mussolini, il secondo una discorso del premier italiano nella primavera del 2010. Analogie sconcertanti fra i due sono conclamate.. ma almeno il primo era diretto e inequivocabile. Oggi il pericolo è più subdolo, strisciante.
Ma torniamo all’evento.. "epocale", si perché dopo tanto scetticismo e pigrizia chi si aspettava una risposta così? Le mie amiche ed io ci guardavamo incredule! Sono felice di esserci stata.
Chi c’era, chi ha seguito via web l’evento, sa di cosa parlo.
Poi è arrivato il mattino e un altro giorno. Ancora inebriata dalla serata sono stata costretta a rientrare nelle nebbie maleodoranti della realtà che mi circonda… e mi rendo conto di come siano già riusciti ad intiepidire la realtà. I quotidiani commentano, ma senza restituire la giusta dimensione dell’evento; i radiogiornali ne parlano, non dico tiepidamente, ma...
Io scalpito, aspetto dei ritorni.. Spero che in giornata ci si risvegli tutti nuovamente. Spero che l'appuntamento non si sia concluso così.
Adesso che facciamo?
Era davvero solo per una notte? Davvero?